Alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola-lavoro è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) ed è obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei,  in linea con il principio della scuola aperta. La scuola deve, infatti, favorire la crescita e la formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

La Esco del Sole propone progetti formativi di interesse per i ragazzi che intendono formarsi sui percorsi innovativi specializzandosi sulle seguenti tematiche:

  • risparmio energetico
  • tutela dell’ambiente
  • uso delle fonti rinnovabili
  • percorsi di comunicazione e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità energetica ed ambientale
  • organizzazione di eventi per promuovere e divulgare stili di vita sostenibili
  • progettazione di app e strumenti informatici

Il monte ore obbligatorio previsto è di 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche.

Con “La Buona Scuola”, il governo ha messo al centro della sua mission l’educazione dei giovani. Lo facciamo fermamente convinti che un Paese migliore si possa costruire solo attraverso una scuola forte, efficiente, innovativa nella proposta educativa, in grado di creare vera cultura e nuove professionalità valorizzando le propensioni dei giovani, i nostri cittadini di domani.

Allo stesso modo siamo convinti che in questa sfida di straordinaria importanza non possa mancare nello ‘zaino’ di ogni alunno la conoscenza dell’ambiente, del territorio, del mondo che lo circonda. Un Pianeta che si scopre ogni giorno più fragile, esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici e di fenomeni atmosferici sempre più estremi, contraddistinto da enormi disuguaglianze nell’accesso alle risorse e da una scarsa sensibilità nei confronti dell’ambiente che ha messo a rischio territori e cittadini. Proprio in virtù di tutto ciò, una “Buona Scuola” non può che partire proprio dall’Ambiente, vera chiave per orientare non solo l’Italia, ma tutto il globo, verso una crescita bilanciata e armonica, verso un futuro di sviluppo sostenibile. E’ per questo che tra le molte importanti misure contenute nel provvedimento c’è anche il potenziamento dell’offerta formativa con l’introduzione di principi di educazione ambientale.

Ecco un estratto delle nostre unità educative.

Dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria, tra i banchi di scuola si parlerà sempre di più di tutela del territorio e delle acque, di cambiamenti climatici, di biodiversità, si studierà come non sprecare cibo, come fare il riciclo dei materiali e la raccolta differenziata dei rifiuti, si affronterà la questione dell’inquinamento nelle città e su come migliorare la qualità della vita di chi le abita. Non lasciando tutti questi temi alle sensibilità dei singoli insegnanti, ma costruendo un progetto più ampio, con un orizzonte preciso: “i nativi ambientali”.